Storia del marchio Necchi
Da oltre 100 anni
leader nel cucito
Necchi è stata la prima macchina per cucire italiana ad essere considerata sinonimo di qualità e affidabilità.



La storia NECCHI in un documentario del 1960
“La donna moderna cuce con Necchi”
Nel 1919 Necchi inizia a produrre le prime macchine per cucire e in pochi anni il successo è mondiale. Nel 1960 infatti le macchine per cucire Necchi sono vendute in oltre 120 paesi e distribuite da una rete di 10.000 negozi sparsi in tutto il mondo. Il tutto è raccontato nel documentario per la regia di Luciano Emmer realizzato nel 1960 (durata 17’ 29’’)
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Vittorio Necchi costruisce la prima macchina per cucire domestica destinata al mercato nazionale dominato da prodotti d’importazione
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inizio dell’esportazione delle macchine per cucire necchi che si espande in 35 paesi
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nascita del primo modello al mondo di macchina per cucire a cucitura zigzag
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inizio dell’export in USA con circa 9000 pezzi all’anno
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l’UNESCO utilizza la necchi come simbolo del prodotto
macchina per cucire nel mondo.Compasso d’oro e sigillo “united states testino co.”
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nasce la macchina per cucire portatile totalmente in lega di
Alluminio (designer Nizzoli)secondo compasso d’oro
esposizione al Museum of Modern Art di New York
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primo lancio di elettrodomestici Necchi (designer Zanuso)
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nasce la serie “Nova” con l’impiego del nuovo rasafilo
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presentazione della prima macchina per cucire elettronica
italiana: Necchi logica
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la Necchi viene quotata in borsa
lancio della “linea casa” di piccoli elettrodomestici
ampliamento dell’attività industriale
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BTV acquisisce il marchio Necchi e consolida il mercato piccoli elettrodomestici
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Con BTV, Necchi lancia nuove linee di prodotti per la casa e la cura della persona

1880
Le origini
L’attività industriale della Necchi ebbe inizio con Ambrogio Necchi che intraprese e continuò il mestiere di fonditore ereditato dal padre e dal nonno. Alla fine del 1880 prese in mano la fabbrica di famiglia nel centro di Pavia che dava lavoro a 170 operai e che costruiva pezzi di ricambio in ghisa per macchinari.
Nel 1919 Vittorio Necchi, figlio di Ambrogio, tornato dal fronte della prima guerra mondiale, e rimasto orfano di padre, si ritrovò sulle spalle la gestione dell’attività di famiglia. Inizialmente non aveva inclinazione per la meccanica ma era interessato soltanto agli studi classici, alla fotografia e all’allevamento di animali.
Dalla insistente richiesta di sua moglie per l’acquisto di una macchina per cucire gli venne l’idea di fabbricare una macchina per uso domestico utilizzando in parte la ghisa che producevano le fonderie di famiglia.





1919
La nascita della prima macchina da cucire italiana
Un’idea pazzesca, che significava mettersi in competizione con macchine di rinomati marchi tedeschi, americani e russi.
Vittorio Necchi aprí così un piccolo stabilimento alla Torrettina, sulla via Vigentina con una quarantina di operai, dove prendendo spunto dalle macchine della concorrenza creò il modello “BD”. I primi esemplari erano azionati a mano: attraverso una manovella applicata al volano, con la mano destra si produceva il movimento dell’ago, della spoletta e l’avanzamento per trascinamento del tessuto, mentre con la mano sinistra si controllava la sua posizione e l’indirizzamento.



Foto Archivio Chiolini © Musei Civici di Pavia

1924
Una nuova sede
Dopo qualche anno, superata l’iniziale diffidenza dei consumatori per il prodotto nazionale e offrendo un elevato rapporto qualità/prezzo si riscontrarono i primi risultati incoraggianti, tanto che nel 1924 la fabbrica si spostó nel nuovo sito di Piazza D’armi dove incrementò sensibilmente la produzione.



Inizia l’epoca della pubblicità



La libreria delle pubblicità storiche della Necchi racconta l’evoluzione del marchio attraverso manifesti e spot, dalle origini a oggi. Tra i creativi che ne hanno segnato l’estetica spiccano Marcello Nizzoli e Giovanni Pintori, autori di iconiche grafiche pubblicitarie. Un viaggio tra design e innovazione, simbolo di stile e cambiamento.

1932
Necchi BU
Il boom venne nel 1932, quando fù messa a punto la “BU”, la prima macchina per uso domestico con cucitura “zig-zag”, che permetteva di eseguire senza accessori migliaia di motivi ornamentali e punti diversi, di rammendare, di attaccare bottoni e di fare asole.
La NECCHI divenne la macchina per cucire più imitata e ricercata in tutto il mondo. Dopo la seconda Guerra Mondiale, Necchi diventó la più grande fabbrica di macchine per cucire d’Italia: in grado di produrre piu di 1.000 macchine al giorno, con 4.500 dipendenti, 10.000 negozi di vendita ed un marchio conosciuto in tutto il Mondo.




Foto Archivio Chiolini © Musei Civici di Pavia

Necchi “Compasso d’oro”


Negli anni ’50 Necchi vinse per ben 2 volte il “Compasso d’oro”, il più antico e prestigioso premio
di disegno industriale al mondo con l’obiettivo di premiare e valorizzare la qualità del design italiano.

1983
Necchi LOGICA
Negli anni ’70 vennero progettate e costruite le prime macchina per cucire con pedale elettrico e nel 1983 venne progettata la “LOGICA”.
Negli anni ’80 si aggiunsero altri modelli dal design avveniristico con pannello comandi elettronico. La LOGICA è stata progettata nel 1983 da Giorgetto Giugiaro.




2000
Nuovi prodotti ed elettrodomestici
NECCHI negli anni 2000 lancia una gamma di piccoli elettrodomestici nelle categorie pulizia casa e cura degli indumenti che a partire dagli anni 2000 si è arricchita di prodotti per la preparazione e cottura dei cibi e la cura della persona.


2025
Necchi verso il futuro
Nel 2022 BTV acquisisce il marchio Necchi e consolida il mercato piccoli elettrodomestici. Oggi con BTV, Necchi lancia nuove linee di prodotti per la casa e la cura della persona

